Simone Cristicchi

Dall’ultimo festival di Sanremo abbiamo scelto una canzone che riteniamo in grado di mettere in moto alcuni spunti di riflessione attorno all’uomo e al suo destino. Si intitola “Abbi cura di me” ed è stata cantata dal cantautore romano Simone Cristicchi. Esploso con “Vorrei cantare come Biagio”, canzone ironica e provocatoria che ottenne nel 2005 un notevole successo, Cristicchi è riuscito a tracciare, dapprima attraverso la musica (ha vinto il festival di Sanremo nel 2007 con il brano “Ti regalerò una rosa”, sul tema della malattia mentale) poi in ambito teatrale e letterario un itinerario di ricerca umana e spirituale particolarmente interessante. “Abbi cura di me” è una canzone musicalmente delicata, secondo la tradizione cantautorale, con un testo che apre diversi scenari. Dapprima descrive la bellezza della natura e il senso dell’universo, poi si ferma ad ammirare il miracolo della vita e del creato, invitando a gustare ogni attimo dell’esistenza. Infine riporta l’amore al centro, indicandolo come motore dell’uomo stesso e richiamando in particolare la necessità di avere cura di se stessi e degli altri, di perdonare e di perdonarsi, incitando a non fermarsi nemmeno di fronte al dolore più lancinante, ma di continuare sempre a ricercare la felicità, attraversando il ponte per andare oltre, verso l’eternità. “Tu stringimi forte e non lasciarmi andare, abbi cura di me”.

Riccardo Barone

 

Testo:

Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare
sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
più che perle di saggezza sono sassi di miniera
che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera
non cercare un senso a tutto perché tutto ha senso
anche in un chicco di grano si nasconde l’universo
Perché la natura è un libro di parole misteriose
dove niente è più grande delle piccole cose
è il fiore tra l’asfalto lo spettacolo del firmamento
È l’orchestra delle foglie che vibrano al vento
è la legna che brucia che scalda e torna cenere
la vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere
perché tutto è un miracolo tutto quello che vedi
E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri
Tu allora vivilo adesso come se fosse l’ultimo
E dai valore ad ogni singolo attimo
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrò paura di cadere
Che siamo in equilibrio
Sulla parola insieme
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Il tempo ti cambia fuori, l’amore ti cambia dentro
Basta mettersi al fianco invece di stare al centro
L’amore è l’unica strada, è l’unico motore
È la scintilla divina che custodisci nel cuore
Tu non cercare la felicità semmai proteggila
È solo luce che brilla sull’altra faccia di una lacrima
È una manciata di semi che lasci alle spalle
Come crisalidi che diventeranno farfalle
Ognuno combatte la propria battaglia
Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia
Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso
Perché l’impresa più grande è perdonare se stesso
Attraversa il tuo dolore arrivaci fino in fondo
Anche se sarà pesante come sollevare il mondo
E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
E ti basta solo un passo per andare oltre
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrai paura di cadere
Che nonostante tutto
Noi siamo ancora insieme
Abbi cura di me qualunque strada sceglierai, amore
Abbi cura di me
Abbi cura di me

Che tutto è così fragile
Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino
Perchè mi trema la voce come se fossi un bambino
Ma fino all’ultimo giorno in cui potrò respirare
Tu stringimi forte e non lasciarmi andare.
Abbi cura di me


Simone Cristicchi
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