Cos’è un pellegrinaggio se non camminare verso una meta, arrivare da Qualcuno che ti sta attendendo?
Per 41 anni ci siamo mossi insieme dal Santuario della Madonna della Stella di Cellatica al Santuario della Madonna della Neve di Adro.
Un lungo “serpentone” si allungava per i sentieri della Franciacorta, portando con sé tutto il mondo per consegnarlo a Maria. Non passava inosservato! Quanti volti incontrava per strada, magari affacciati alle finestre o fermi sulla porta di casa!
Nel 2020 la pandemia non l’ha reso possibile.
Quest’anno, però, nulla ci ha fermato. Abbiamo dovuto ripensare un po’ tutto, lasciando spazio alla fantasia e alla creatività di ognuno: in primo luogo a quella di padre Gino, che ha lanciato la geniale idea di tanti piccoli pellegrinaggi, forse meno “visibili”, ma intimamente motivati in chi percorreva la strada per raggiungere Maria, “Sposa di Giuseppe”, colei che tutti desiderava abbracciare, come sempre, ad Adro, al Santuario Madonna della Neve. Proprio davanti a Lei si è ricomposto un unico pellegrinaggio. E’ stato commovente vedere arrivare un gruppo dopo l’altro a ricevere la benedizione di padre Gino, consegnando la croce che aveva segnato ogni momento della giornata.
Abbiamo assistito a numerose partenze diverse: alcune famiglie con bambini piccoli si sono ritrovate a Calino e piano piano si sono avvicinate alla meta; un gruppo della Corale San Luca ha pensato di vivere un momento di preghiera al cimitero di Erbusco sulla tomba dell’amico Antonio Alberti e da lì raggiungere Adro; gli studenti della scuola secondaria sono giunti in bicicletta, pedalando da Rodengo Saiano; gli amici di Casa Delbrêl, alcuni richiedenti asilo e una famiglia siriana hanno iniziato ad incamminarsi dalla propria abitazione; alcuni sposi, che celebrano quest’anno 40 anni di matrimonio, hanno rinnovato il loro amore, passo dopo passo, cominciando da Calino; gli universitari lo hanno vissuto camminando da Ome e da Provaglio; alcuni, valorizzando la piccola chiesetta romanica di Sant’Alessandro in Canzanica, si sono avventurati per i sentieri della bergamasca, seguendo un percorso alternativo; un gruppo di giovani, guidato da padre Claudio, da Fosio nei pressi di Sarnico, dove si trova una piccola chiesetta dedicata a Santa Teresa di Lisieux, a tutti noi molto cara, ha proseguito l’itinerario con grande entusiasmo; i più audaci si sono recati al Santuario della Madonna della Stella per ripercorrere le tradizionali tappe….e chissà quanti altri!
E’ stato sorprendente percepire come il movimento dei piedi fosse dettato e ritmato dal movimento del cuore di ciascuno.
Nel pieno rispetto delle norme relative alla pandemia, sul sagrato del Santuario della Madonna della Neve l’esultanza di un popolo in festa coinvolgeva e donava luce e speranza. Riaccadeva, come nel Cenacolo, una grande Pentecoste. In cielo si alzava a Maria una preghiera incessante, certamente carica di implorazioni di aiuto, ma anche di profonda gratitudine.
E, come recita la preghiera, composta proprio per il pellegrinaggio 2021, affidiamo a Giuseppe e a Maria tutti i nostri cuori sempre bisognosi di imparare obbedienza e accoglienza, coraggio e tenerezza. In una parola: imparare, da loro, alla fonte stessa dell’Amore, la grazia di essere amati e di poter sempre amare.
Ornella Rietti