L’Esortazione Apostolica di Papa Francesco sul messaggio di S. Teresa di Gesù Bambino
In fondo lei lo aveva promesso… Che no, non avrebbe passato il suo Cielo a riposarsi! E bisogna riconoscere che S. Teresa di Gesù Bambino, quella promessa fatta prima di morire, poi l’ha mantenuta. Non solo per l’universale venerazione che la riguarda (motivata dalla vicinanza spirituale sperimentata da chiunque si rivolga a lei), o per il fascino da lei suscitato in scrittori, intellettuali, filosofi, artisti, teologi e Pontefici: ma perché, in particolare quest’anno, si stanno susseguendo riconoscimenti nuovi e decisivi per la sua figura e, soprattutto, per il suo messaggio alla Chiesa e al mondo.
Ci troviamo in un tempo di particolari ricorrenze: il 150° anniversario della sua nascita (2 gennaio 1873), l’anno centenario della sua beatificazione (avvenuta il 29 aprile 1923) e quello, ormai prossimo, della sua canonizzazione (celebrata il 17 maggio 1925). Ma non può non sorprendere che questi appuntamenti (in particolare il primo) abbiano portato a un riconoscimento specifico come quello dell’UNESCO, l’organizzazione (del tutto laica!) collegata alle Nazione Unite che si occupa di educazione, cultura e scienze (superando la candidatura di altri grandi nomi francesi come Proust, Eiffel, etc.). E che poi, proprio ieri, anche Papa Francesco abbia voluto pubblicare un documento del suo Magistero, e cioè un’Esortazione Apostolica, interamente dedicato a lei «perché il suo messaggio vada al di là delle ricorrenze e sia assunto come parte del tesoro spirituale della Chiesa» (n. 4).
L’Esortazione ha come titolo “C’est la confiance”, perché riprende l’espressione di Teresa che dice «C’est la confiance et rien que la confiance qui doit nous conduire à l’Amour», che significa: «È la fiducia e null’altro che la fiducia che deve condurci all’Amore!» (cfr. Lettera 197); ha inoltre come sottotitolo il riferimento al tema, e cioè alla “fiducia nell’Amore misericordioso di Dio”. Così il testo, dopo aver introdotto le ragioni che hanno condotto alla sua pubblicazione, si sviluppa in quattro brevi capitoli che presentano gli aspetti essenziali della sua dottrina. Il primo, “Gesù per gli altri”, commenta la celebre espressione di Teresa “Attirami, noi correremo”, a sua volta ripresa dal Cantico, con la quale la Santa respinge ogni tentazione di una spiritualità autoreferenziale, legando l’efficacia di ogni missione all’unione a Gesù. Il secondo, dedicato alla “Piccola via della fiducia e dell’amore”, che presenta la Via dell’infanzia spirituale come cammino di abbandono in Dio, al di là di ogni merito o pretesa, affinché anche nella notte non venga mai meno la speranza. Il terzo, intitolato “Sarò l’amore”, che descrive la carità come segreto del messaggio di Teresa, da quella che discende dall’amore di Cristo Sposo fino al prossimo, a quella che la colloca nel “cuore della Chiesa”, alla Sorgente di tutte le vocazioni, per divenire un giorno “pioggia di rose”, cioè pioggia di grazie da riversare sulla terra anche dal Cielo. Il quarto capitolo, infine, dal titolo “Nel cuore del Vangelo”, che ricorda come Teresa sia stata riconosciuta “Dottore della Chiesa” proprio per questa essenzialità del suo messaggio, avendo vissuto e trasmesso il cuore della Buona Notizia che coincide con l’Amore, totale e gratuito, di Dio.
Per questo, conclude il Papa, il messaggio di Teresa è quanto mai attuale: «Dal cielo alla terra, l’attualità di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo rimane in tutta la sua “piccola grandezza”. In un tempo che invita a chiudersi nei propri interessi, Teresina ci mostra la bellezza di fare della vita un dono. In un momento nel quale prevalgono i bisogni più superficiali, lei è testimone della radicalità evangelica. In un tempo di individualismo, lei ci fa scoprire il valore dell’amore che diventa intercessione…». E, sempre per questo, possiamo allora pregarla con fiducia, per imparare il suo stesso cammino:
«Cara Santa Teresina,
la Chiesa ha bisogno di far risplendere
il colore, il profumo, la gioia del Vangelo.
Mandaci le tue rose!
Aiutaci ad avere fiducia sempre,
come hai fatto tu,
nel grande amore che Dio ha per noi,
perché possiamo imitare ogni giorno
la tua piccola via di santità.
Amen».
P. Fabio Silvestri ocd