16 luglio 2022
Miei cari,
la festa è l’obiettivo ultimo di tutti i doni e di tutti i compiti che Dio ci affida nel tempo.
Sappiamo che la vita eterna ci attende come una festa che non avrà mai fine e che ci rallegrerà per sempre scendendo sempre di più nelle profondità del nostro cuore e coinvolgendo tutto ciò che ci è stato caro nel tempo.
Il fatto poi che la nostra festa carmelitana riguardi la nostra Mamma del Cielo ha le sue radici nelle esperienze che abbiamo fatto fin da bambini ogni volta che abbiamo festeggiato la mamma che ci ha generati e ci ha fatto crescere.
Quello che perciò desideriamo è di poter diventare sempre più bambini nell’attaccamento alla Vergine del Carmelo, senza dimenticare la tenerezza di saperci rivestiti di un abito che Lei ci ha donato con le sue stesse mani.
Nel nostro Movimento Ecclesiale Carmelitano vogliamo dunque chiedere alla Madonna di farci crescere donandoci la grazia di essere e di sentirci sempre più “suoi bambini” sempre più desiderosi della sua materna custodia.
E le chiediamo anche di poterci muovere verso tutte le persone che Lei vorrà affidarci con la preoccupazione di donare a tutti la gioia di sapersi maternamente rivestiti e custoditi.
È questo l’augurio che scambievolmente ci facciamo: diventare tanto più adulti quanto più sappiamo restare bambini nelle braccia di Maria Carmelitana, nostra Madre, conducendo a lei tutti i suoi figli.
Voglio anche approfittare di questa occasione per rivolgere a tutti i nostri adulti una proposta: che ciascuno prometta alla Santa Vergine di impegnarsi a educare con vero cuore cristiano i piccoli che gli sono stati affidati: un impegno nuovo nella intensità e nella decisione.
Vi benedico tutti paternamente, lieto di affidarvi, uno per uno, alla cara Madonna del nostro Carmelo.
Padre Antonio Maria Sicari