Oggi 4 ottobre 2020 è stata pubblicata la terza enciclica di Papa Francesco, intitolata “Fratelli tutti”.
Già nelle prime parole sembra l’applicazione della riflessione che ci propone la nuova Scuola di Cristianesimo “Da Cristo a noi”:
1. «Fratelli tutti», scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro «quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui». Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita.
Al capitolo terzo possiamo leggere:
88. Dall’intimo di ogni cuore, l’amore crea legami e allarga l’esistenza quando fa uscire la persona da sé stessa verso l’altro. Siamo fatti per l’amore e c’è in ognuno di noi «una specie di legge di “estasi”: uscire da se stessi per trovare negli altri un accrescimento di essere». Perciò «in ogni caso l’uomo deve pure decidersi una volta ad uscire d’un balzo da se stesso».
E’ il balzo che l’amore ci chiede, è – come ci dice la Scuola di Cristianesimo – “riconoscere che non è quello che io faccio alla mia persona che mi rende testimone di Cristo, ma quello che Lui ha già fatto alla mia persona, santificandola e innestandola in se stesso”.
Nello stesso tempo ha, però, bisogno delle nostre persone per agire e per rendersi presente.
Allora, prendendo in prestito la preghiera con la quale il papa chiude l’enciclica, chiediamo al Signore la grazia di compiere tutti i “balzi” necessari perché, attraverso di noi, il suo amore raggiunga ogni uomo.
Preghiera al Creatore
Signore e Padre dell’umanità,
che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità,
infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno.
Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace.
Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno,
senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre.
Il nostro cuore si apra
a tutti i popoli e le nazioni della terra,
per riconoscere il bene e la bellezza
che hai seminato in ciascuno di essi,
per stringere legami di unità, di progetti comuni,
di speranze condivise. Amen.
Ornella Rietti