IL CUORE DEL MONDO 2021

 

Il Destino dell’amore

Siamo Angelica e Michele, due universitari del Movimento Ecclesiale Carmelitano di Brescia, che a inizio novembre hanno vissuto per la prima volta l’esperienza del Cuore del Mondo. Per chi non lo sapesse si tratta di un ritiro per universitari e giovani lavoratori di tutta italia che si concretizza con alcuni giorni di convivenza ricchi di incontri e testimonianze, che si tiene circa ogni anno nella località di Nebbiù di Cadore (Belluno), e che ci permette di vivere più a stretto contatto con gli amici e soprattutto con Dio.

Quest’anno il tema era Il destino dell’amore, raccontato e vissuto in cinque momenti principali che ci hanno molto colpiti, e che per questo, anche se ormai è passato un po’ di tempo, vorremmo provare a raccontarvi.

Il primo giorno ci siamo ambientati, abbiamo ritrovato vecchi amici e amiche, o ne abbiamo conosciuti di nuovi. Il culmine della giornata, però, è stato l’incontro tenuto da Padre Antonio Sicari, dal titolo “Il destino dell’amore”, che ha gettato le basi per gli incontri successivi. Il nucleo fondamentale del discorso è stato l’analisi della distanza che c’è tra il nostro infinito desiderio d’amore e la limitata quantità che possiamo darne, distanza che solo l’amore di Dio può colmare. Poco dopo, infatti, abbiamo vissuto insieme un momento di adorazione, un’occasione per parlare con Lui, affidarGli i giorni da trascorrere insieme e farsi toccare dal Suo amore.

Il secondo giorno è stato più denso. In primis grazie al Professor Giuseppe Spimpolo, che ci ha regalato una testimonianza attiva e coinvolgente dal titolo: “La felicità dell’amore e la vera bellezza dell’affettività e della sessualità”. È riuscito a tenerci incollati alle poltrone, grazie a temi con cui raramente ci si confronta ma che riguardano da vicino il mondo dei giovani come il fidanzamento, la castità e problematiche di vario genere legate alla sessualità. È stato l’incontro che ci ha toccati maggiormente, un po’ per la schiettezza, la genuinità e la semplicità di ciò che ci ha trasmesso, e un po’ per la testimonianza diretta di sé, delle vicende quotidiane legate a sua moglie e ai suoi figli, ma anche ai suoi studenti o a chi si rivolge a lui in cerca di aiuto.

Nel pomeriggio invece abbiamo assistito a una lezione del Professor Francesco Agnoli, dedicata a “La metà del cielo, donne che hanno fatto la storia”, un excursus storico che ci ha visti entrare nell’universo della figura femminile e della considerazione sociale che le donne hanno avuto nella storia, ponendo l’accento sul ruolo determinante che ha avuto il cristianesimo nel cambiamento di quest’ultima.

La sera, invece, abbiamo assistito a uno spettacolo teatrale, “AUF, Costruire cattedrali, uno spettacolo d’uomo”. Carlo Pastori interpreta la vicenda di uno scaccino del Duomo di Milano che, ritrovatosi a dover intrattenere un gruppo di turisti (il pubblico), racconta loro le storie di alcune persone che, durante il periodo della sua costruzione, hanno contribuito nel loro piccolo a rendere speciale e unica la cattedrale. Vicende reali, documentate all’interno dei registri del Duomo stesso, che vanno da grandi cavalieri fino ad anziani o prostitute.

Infine, l’ultimo giorno, abbiamo assistito a un secondo incontro di padre Antonio Sicari, che ha tirato le somme di tutto il ritiro, ma che ha portato anche qualcosa di nuovo nella discussione.

Ciò che ci ha affascinati di più è stata l’enorme quantità di domande che ci siamo posti, la voglia di parlarne con gli altri, di confrontarsi e di scambiarsi opinioni per cercare di trovare delle risposte. Sicuramente, un altro aspetto fondamentale di Nebbiù è stata la compagnia. Vivere, per la prima volta dopo tanto tempo, più giorni insieme, condividendo non solo momenti di incontro e testimonianze, ma soprattutto mangiando insieme, avendo del tempo per chiacchierare e passando delle belle serate abbracciati dall’amore del Signore, era quello di cui c’era bisogno in un periodo come questo.

Angelica e Michele

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