In questa nuova riflessione per l’Avvento ci fa compagnia il testo poetico che nel dicembre 1937 Edith Stein compose per giorno in cui la sorella Rosa, ricevendo il sacramento del Battesimo («Io credo, io professo»), sarebbe diventata cattolica con il nome di Agnese Maria. Vale pena sottolineare il parallelo che Edith Stein stabilisce tra la nascita alla fede cristiana della sorella e la sua richiesta della nascita in lei del Bambino Gesù: «Il mio cuore è ora diventato una mangiatoia che attende il Tuo. Non a lungo!». Anche questo Avvento ha bisogno di persone che pensino e vivano con lo stesso desiderio, con la stessa disponibilità.
«Mio Signore Dio,
tu mi hai tracciato una strada, lunga e oscura,
sassosa e dura.
Spesso le mie forze mi vogliono venir meno,
quasi non speravo più di vedere la luce.
Quando il mio cuore impietrì nel più profondo dolore,
ecco sorse per me una chiara, soave, stella.
Mi guidò fedelmente – io la seguii,
dapprima esitante, poi sempre più sicura.
Così mi trovai infine alla porta della chiesa.
Si aprì – io chiesi di entrare.
Sulla bocca del tuo sacerdote mi salutò la benedizione.
Nell’intimo si allinea una stella segue l’altra.
Rosse stelle fiorite mi indicano la strada verso di te.
Esse attendono la tua Notte Santa.
Davvero la tua bontà
me le fa splendere sulla strada verso di te.
Esse mi conducono avanti.
Il segreto che io dovetti nascondere nel profondo del cuore
lo posso ora annunciare a voce alta:
Io credo – io professo!
Il sacerdote sui gradini mi conduce all’altare:
chino la fronte –
l’acqua santa mi scorre sul capo.
È possibile, Signore, che sia nuovamente generato
chi ha già oltrepassato metà della vita?
Tu lo hai detto, e per me fu realtà.
Una lunga vita grave di colpa e sofferenza
cadde da me.
Sinceramente ricevo il bianco mantello
che essi mi pongono sulle spalle,
luminosa immagine della purezza!
Tengo in mano la candela.
La sua fiamma annuncia
che in me arde la Tua vita santa.
Il mio cuore è ora diventato una mangiatoia
che attende il Tuo.
Non a lungo!
Maria, madre Tua e anche mia,
mi ha dato il suo nome.
A mezzanotte mi pone nel cuore
il suo bimbo neonato.
Oh, nessun cuore d’uomo può comprendere
quanto Tu prepari per coloro che ti amano.
Ora ti possiedo e non ti lascio mai più.
Dovunque vada la strada della mia vita
Tu sei accanto a me:
nulla mi può mai separare dal Tuo amore».
(Edith Stein, Nel castello dell’anima, Edizioni OCD, Roma 2020)
P. Aldino Cazzago ocd