La presente riflessione non può non partire da un testo del papa emerito Benedetto XVI. Si tratta di un brano della meditazione che il 20 agosto 2005 egli offrì alle migliaia di giovani radunati a Colonia per la XX Giornata Mondiale della Gioventù.
Secondo una tradizione che risale al XII secolo, nella Cattedrale di Colonia sono custodite, provenienti da Milano, alcune reliquie dei Magi che dall’Oriente si recarono a Betlemme per adorare il Bambino Gesù. Prendendo spunto da questa tradizione il papa propose ai giovani di guardare ai Magi come ad autentici cercatori di Dio. Ecco le sue parole:
«Nel nostro pellegrinaggio con i misteriosi Magi dell’Oriente siamo giunti a quel momento che san Matteo nel suo Vangelo ci descrive così: “Entrati nella casa (sulla quale la stella si era fermata), videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono” (Mt 2,11). Il cammino esteriore di quegli uomini era finito. Erano giunti alla meta. Ma a questo punto per loro comincia un nuovo cammino, un pellegrinaggio interiore che cambia tutta la loro vita. […]
Il nuovo Re, davanti al quale si erano prostrati in adorazione, si differenziava molto dalla loro attesa. Così dovevano imparare che Dio è diverso da come noi di solito lo immaginiamo. Qui cominciò il loro cammino interiore. Cominciò nello stesso momento in cui si prostrarono davanti a questo bambino e lo riconobbero come il Re promesso. Ma questi gesti gioiosi essi dovevano ancora raggiungerli interiormente. Dovevano cambiare la loro idea sul potere, su Dio e sull’uomo e, facendo questo, dovevano anche cambiare se stessi. Ora vedevano: il potere di Dio è diverso dal potere dei potenti del mondo. Il modo di agire di Dio è diverso da come noi lo immaginiamo e da come vorremmo imporlo anche a Lui. Dio in questo mondo non entra in concorrenza con le forme terrene del potere. Non contrappone le sue divisioni ad altre divisioni. […]
Dio è diverso – è questo che ora riconoscono. E ciò significa che ora essi stessi devono diventare diversi, devono imparare lo stile di Dio».
Oggi anche a noi, come già ai Magi, è chiesto di imparare a vivere nella nostra vita quotidiana «lo stile di Dio». Solo così possiamo «cambiare» noi stessi.
P. Aldino Cazzago ocd