Carissimi amici, abbonati e lettori di Dialoghi,
con questa comunicazione vogliamo dare alcune notizie sul numero in uscita e, con un accenno, anche sugli altri numeri previsti per quest’anno.
Come avrete notato, il numero che normalmente esce a ridosso della Pasqua non è ancora stato pubblicato. La ragione, facilmente intuibile, è dipesa dalla difficoltà di portare a termine la rivista nel tempo del lockdown più serrato (non tanto per la scrittura degli articoli, ma per l’impossibilità di contatti diretti con la grafica, la tipografia, le spedizioni, etc.). Abbiamo quindi dovuto posticipare la sua uscita, che avverrà ai primi di giugno. Questa scelta, tuttavia, è dipesa anche da una ragione relativa ai contenuti.
Quando avevamo immaginato il numero di Pasqua, infatti, non era ancora accaduto nulla di ciò che è poi iniziato a fine febbraio; così, l’eventuale uscita del numero in aprile di un numero impostato in gennaio – oltre che tra ritardi e difficoltà pratiche – sarebbe inoltre accaduta senza alcun riferimento tematico a quello che tutto il mondo stava vivendo e, in particolare, l’Italia. Dovendo posticipare l’uscita per ragioni tecniche, abbiamo scelto di ri-elaborare anche i contenuti del numero.
Quello che è venuto fuori da questo (doppio!) lavoro, ci sembra, è un numero di Dialoghi un po’ eccezionale. Partito dalla volontà di descrivere il tema della solitudine, sulla scia degli Esercizi Spirituali del MEC (intitolati “Non vi lascerò soli” e poi annullati), si è trasformato in un numero con un ampio speciale sulla vicenda del Coronavirus, affrontato da diversi punti di vista: la testimonianza dei medici “in prima linea”, l’analisi sociale e relazionale, la posizione della Chiesa e la riflessione spirituale, etc. Per altro, muovendo da un tema che, in forma interrogativa, indagava la reale profondità delle nostre relazioni nel tempo della iper-connessione di tutto e tutti (“Insieme, ma soli?”), siamo giunti a un numero che tratta ampiamente dell’isolamento di questi mesi, ma non necessariamente vissuto nell’assenza di relazioni (secondo uno degli slogan più riusciti: “Distanti, ma uniti!”). Due facce della stessa medaglia, dunque, due dimensioni speculari del livello più profondo dell’esperienza fatta in questi difficili mesi.
A completare questo ricco approfondimento, il numero propone una panoramica ampia e vivace su tante esperienze, fatte online o di persona, che tanti amici, giovani e famiglie del Movimento hanno vissuto in questo tempo, a testimonianza di una vita che non si è fermata. E che anzi ha reagito con forza e con passione ai diversi livelli della comunione, della preghiera, del servizio professionale e della carità.
Il prossimo numero di Dialoghi – con il racconto di tutta questa bellezza – è dunque in uscita per i primi di giugno. Sarà inoltre mantenuta la programmazione dei numeri di settembre e dicembre. Ma, insieme a questi contributi, il desiderio della Redazione è quello di portare a termine entro l’anno anche il progetto di un numero speciale che celebri adeguatamente i 20 anni di esistenza della nostra rivista (2000-2020).
Ricordando quindi a tutti la possibilità di rinnovare l’abbonamento (in particolare a chi non ha potuto provvedere in questi primi mesi dell’anno) – come pure di regalarlo a qualche amico – vi diamo appuntamento sulle nostre pagine… e speriamo anche, quanto prima, per un saluto di persona!
La Redazione