“Il maligno divide, disperde, separa e crea discordia, semina diffidenza”, “lo Spirito, al contrario, ci ricorda che non siamo esseri anonimi, astratti, esseri senza volto, senza storia, senza identità”.
In un mosaico straordinario di generazioni ed etnie, Papa Francesco, nel recente viaggio in Romania, si rivolge a giovani e alle famiglie per mettere a fuoco l’importanza delle “radici”, quella “connessione” che ci rammenta che “la vita di ciascuno è ancorata alla vita degli altri”. “Noi apparteniamo gli uni agli altri e la felicità personale passa dal rendere felici gli altri. Tutto il resto sono favole” (Papa Francesco)
Sono parole che aiutano a capire il tema della festa Verso l’Altro che si svolgerà ad Adro (Brescia) dal 20 al 22 settembre 2019 : “Generazione/Generazioni”.
I nonni sognano quando i nipoti vanno avanti, e i nipoti hanno coraggio quando prendono le radici dai nonni.. Se non si dimentica le radici dovunque si vada e qualunque cosa si faccia, si è sempre a casa.
Eminescu, poeta nazionale rumeno ricorda la condizione: “I tuoi figli vivano unicamente in fraternità, come le stelle della notte”
Quando le persone non ameranno più, sarà davvero la fine del mondo. Perché senza amore e senza Dio nessun uomo può vivere sulla terra. La vita inizia a spegnersi e a marcire, il nostro cuore smette di battere e inaridisce, gli anziani non sogneranno e i giovani non profetizzeranno quando non ci saranno sentieri dal vicino al vicino… Perché senza amore e senza Dio nessun uomo può vivere sulla terra.(Papa Francesco)
P. Gino Toppan ocd