CONTEMPLARE LA PASSIONE DI CRISTO significa recuperare una tenerezza di sangue!
Una tenerezza capace di vincere il male, di sconfiggere il peccato e la morte.
Passio Christi, conforta me!
Ecco dunque il punto: Dio si è commosso per il nostro niente. Non solo: Dio ha avuto pietà per la nostra incapacità, per la nostra povertà così evidente, per la nostra meschinità.
Ha visto che non potevamo salvarci da soli ed è venuto.
Ha avuto pietà per me. Si può aver paura di un Dio che per noi è morto?
Chiediamo al Signore, nei grandi riti della Settimana Santa, che venga incontro al nostro bisogno e alla nostra fame. Nel Santo Triduo esprimiamo la speranza e la certezza che il miracolo dell’Incarnazione, Passione, Morte e Resurrezione di Cristo soffi via la distrazione e la banalità di tutti i giorni.
Chiediamo alla Madonna Addolorata che ci raggiunga e ci risvegli tutti con la sua materna carezza, che ci guardi e ci dica: “Coraggio, vai avanti, ancora un passo!”, per arrivare sempre più vicini al Signore, anzi per essere sempre più dentro alla sua verità e vita.
Gino Toppan, ocd