Dalla Lettera pastorale 2018-2019 “Il  bello del vivere. La santità dei volti e i volti della santità” del vescovo di Brescia Mons. Pierantonio Tremolada

“La santità è l’altro nome della vita quando la si guarda con gli occhi di Dio. Il Creatore, infatti, ci ha pensati così e questo si aspetta da noi. La santità è il volto buono dell’umanità, il suo lato più bello e più vero. E’ l’umanità così come Dio l’ha desiderata da sempre. E’ l’umanità redenta in Cristo, liberata da ciò che la offende, la intristisce, la ferisce, la mortifica, la disonora, da ciò che la rende crudele, volgare, violenta. E’ l’umanità che vorremmo sempre incontrare, che non ci fa paura, che, al contrario, ci rallegra, ci stupisce, ci commuove, ci attrae, ci conquista. E’ l’umanità luminosa, avvolta nella luce del bene.  (…) Uomini e donne di luce, trasfigurati in Dio, splendenti della sua grazia e della sua bellezza. Una luce, tuttavia, che non viene da fuori e non è posta qualcuno sopra la loro testa, ma che proviene dalla loro anima. (…) La santità si incontra. La si legge nei volti e ha volti differenti. La si può certo anche raccontare e  si ha piacere di farlo quando la si scopre. La santità, infatti, non lascia mai indifferenti. (…) Diversamente da quanto si potrebbe pensare, la santità non è un programma di vita per pochi eletti, una proposta di élite. E’, invece, una chiamata universale. Non è un ideale irraggiungibile, ma un traguardo alla portata di tutti. Ai pochi santi posti sugli altari si affiancano in tutte le epoche della storia i moltissimi santi della vita di ogni giorno, quelli che papa Francesco chiama i santi della porta accanto”.

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