A 102 anni da quel 13 maggio 1917, quando a Fatima la Madonna apparve ai tre pastorelli, vogliamo vivere il mese di Maggio con una intensità tutta particolare.
La Madonna ci accompagna sempre da suo Figlio. Vive per Lui, di Lui, con Lui.
Maria si pone tutta a difesa di suo Figlio. E’ un muro contro ogni eresia e ogni astrazione. Una madre non permette che si “teorizzi” su un figlio, che ci si faccia delle ”idee” su di lui. Una madre dice: “Il mio bambino è il mio bambino … guai a chi me lo tocca! O gli vuoi bene come gli voglio bene io … o è meglio lasciar perdere!”.
Così fa Maria!
L’amore a Maria ci impedisce di far diventare Gesù un sentimento, un valore, un ideale, una causa, un’utopia. Maria ci dona un Gesù di carne e di sangue.
Contemporaneamente Gesù ci regala sua Madre, perché noi la possiamo amare con i suoi stessi sentimenti, con il suo sguardo, il suo abbraccio e la sua obbedienza.
Nel Movimento Ecclesiale Carmelitano questo è un compito specifico: prolungare nella storia l’amore che Gesù ha per sua Madre.
Il 41° Pellegrinaggio Mariano con il titolo “Avvocata dei peccatori” ne è una piccola testimonianza.
Padre Gino Toppan, ocd