Dal libro “Paolo VI – Il Papa del dialogo e del Perdono” di P. Antonio Maria Sicari
(Edizioni Ares / Archa – pagg. 19-21)

“… La sofferenza segnò il piccolo Battista fin dalla nascita, il 26 settembre 1897. Il parto era stato molto travagliato e il bambino era sopravvissuto a stento.
Lo battezzarono quatto giorni dopo, il 30 settembre, nella vecchia chiesa della Pieve di Concesio (Brescia). Era lo stesso giorno in cui a Lisieux moriva santa Teresa del Bambino Gesù. E non era solo una coincidenza. La sorella della Santa (che era anche priora del monastero) ha raccontato:

«Poche settimane prima di morire, Teresa, guardando una immagine che mostrava una bianca Madonna intenta a vegliare accanto alla culla di un bambino appena battezzato, aveva promesso: “Più tardi andrò anch’io attorno ai bambini appena battezzati”».

Di questa preziosa e tenera promessa di una santa, Paolo VI si rallegrerà molto, scoprendo che lo riguardava così da vicino! Lo racconterà lui stesso, da Papa, ricevendo in udienza il vescovo della diocesi in cui era venuta al mondo
la piccola Teresa:

«Io sono nato alla Chiesa il giorno in cui la santa nacque al cielo. Questo le dice quali sono gli speciali legami che ad essa mi vincolano. Mia madre mi ha fatto conoscere santa Teresa di Gesù Bambino ch’ella amava. Ho già letto parecchie volte l’Histoire d’une âme, la prima volta in gioventù».

E sappiamo che egli conservò sempre una piccola reliquia della santa carmelitana sul suo tavolo da lavoro.
Così la mamma, la Vergine Santa, e la piccola Teresa di Lisieux (che voleva imitarLa, accanto alla culla dei bambini appena battezzati) furono i tre volti femminili che lo accompagnarono nell’adolescenza.
E convergevano tutti sul volto della «Madonna delle Grazie», considerata come una di famiglia.”

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