di Tiziano Salata

“ Rammentiamoci sempre che nemmeno nella notte più buia e tempestosa la stella polare del nostro cuore potrà smettere di brillare.
Affinate quindi la vostra bussola interiore calibrate la bilancia dei vostri valori”
(da uno scritto di Simone)

L’invito arriva a fine maggio ad alcuni amici, Luisa e Roberto mandano una mail per condividere, il giorno 9 giugno, una passeggiata in montagna per andare a trovare “Simone”.

Verifico subito e vedo che non ci sono impegni programmati, rispondo che sono felice di partecipare e che attendo ulteriori comunicazioni.

Il tempo atmosferico è determinante visto che si deve salire in quota fino a 2500 mt.

Martedì 5 ci troviamo alla messa della comunità di Brescia, in Castello, e le previsioni rispetto ai giorni precedenti sono variate, il tempo è bello, del resto Lui ha la possibilità di cambiare anche quello.

L’appuntamento è per sabato 9 giugno, alle 6:30, nel posto concordato.

Ci troviamo in 9, Luisa, Roberto e Tommaso, Gianni, Guido, Giovanni, Mario, Dario ed io.

Partenza in perfetto orario, alle 8:00 sosta a Vezza D’Oglio per la colazione e ripartenza in auto per la Val di Cane’ dove è prevista la partenza a piedi.

Ore 8:30 parcheggio a fianco del fiume, cambio abbigliamento e inizia la camminata, Luisa lascia uscire dal suo zaino due rose che Roberto posiziona con attenzione per non sciuparle.

Il primo tratto in salita non è particolarmente faticoso, la strada è ampia e c’è la possibilità di chiacchierare un po’ con tutti, del lavoro, della comunità delle nostre famiglie. Dopo circa un’ora arriviamo in uno spiazzo dove c’è una Santella con la Madonna e Gesù bambino, facciamo una sosta e recitiamo una preghiera perché Lei ci protegga nel percorso. Dopo un breve momento di ristoro riprendiamo il cammino, anche perché dobbiamo percorrere ancora 600 mt di dislivello. La giornata è stupenda il sole caldo, il percorso si fa più impegnativo, siamo all’interno del bosco, il sentiero è più stretto e il fiato diventa più  corto, ora c’è il tempo per i pensieri personali perché il parlare è più difficile è ognuno sale con il suo passo. Sono le 11:00 e il bosco l’abbiamo lasciato alle spalle anche perché siamo a 2200 mt.

    

Seconda sosta, aspettiamo chi ha fatto un poco più fatica e ne approfittiamo per dissetarci e mangiare qualcosa. Ora l’appuntamento è più vicino, affrontiamo l’ultima parte su un sentiero di pietre ben tracciato che sale verso le bocchette di Val di Massa. Sono le 12:00, arriviamo finalmente a 200 mt dalle bocchette e dopo una leggera curva c’è il nostro amico Simone, lì lo hanno trovato dopo una caduta avvenuta probabilmente circa 100 mt più sopra. Ora siamo tutti insieme, Luisa chiama con tutta la voce “Simoooo” e la montagna ritorna il nome più volte mandandolo verso il cielo, siamo certi che Simone è li che ascolta.

Sistemiamo le rose, è il regalo per Simone, recitiamo ora media e lo affidiamo alla Madonna visto che oggi è la festa del suo Cuore Immacolato. Roberto e Luisa ci raccontano di come si sono riconciliati con quel luogo, oggi è diventato per loro famigliare anche se la sofferenza è grande,  Roberto aveva portato del silicone speciale per la targa incollata su un masso l’anno prima e un nuovo scapolare, ma tutto, anche lo scapolare è li intatto, la forza del Carmelo!

Un abbraccio tutti insieme e un momento di silenzio ci tiene uniti prima di ripartire verso le bocchette per la sosta del pranzo. Alcune nuvole minacciose passano sopra di noi, ma sappiamo che non pioverà.

Ripartiamo, una nuova sosta per salutare “Simo”, difronte a noi c’è il gruppo dell’Adamello, è uno spettacolo. Poi giù per la strada del ritorno, nuova breve sosta alla Santella e poi alle auto per ritornare a casa.

   

Grazie Luisa, Roberto e Tommaso per averci fatto condividere la vostra “grazia difficile” è stato un giorno indimenticabile, ma soprattutto da rifare.

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