di P. Agostino Pappalardo ocd

Ancora una volta è diventato un fatto il desiderio di unire vacanza e svago con la fede, la vita di comunità, con l’essere Carmelitani.

Il Racconto

C’è il mare, con la spiaggia, le nuotate, i giochi insieme, passeggiate in riva, letture, le conversazioni, vi sono le escursioni nelle città splendide come Gallipoli, Otranto, Ostuni, o alle “Grotte” di Castellana e di Leuca…, e poi le visite nel Sidereus, per conoscere meglio i cieli in cui siamo immersi, …: siamo in tutto circa 70 partecipanti, assieme al Dio vivo che sta a un passo da noi, nel suggestivo tabernacolo della chiesetta, nella Casa.   C’è il lavoro organizzativo, una gestione, di cui alcuni amici: Silvano e Luisa, Daniela e Valerio, sanno assumersi la prima responsabilità. La Casa (del “Centro socio-pastorale” della Diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca) ci viene data in autogestione, 15 giorni, e quindi accade il piccolo miracolo, per cui adulti e giovani, in tanti, si coinvolgono nei diversi servizi (spese quotidiane, pulizie, preparazione e servizio alla mensa, lavastoviglie, lavori di riordino…).  Sin dal mattino, dopo colazione, piccoli, giovani e adulti, in gruppi diversi, tutti, siamo chiamati a stare col Signore del mondo, dei cieli e dei mari, Donatore gratuito di tanti amici: c’è la preghiera delle Lodi, i giovani in spiaggia, gli adulti in cappella, la riflessione e il lavoro coi cartelloni per  i piccoli (sul “Castello interiore”, sulla amicizia con Gesù)…; seguono le classiche ore al mare (anche pomeriggio). A mezzogiorno la S. Messa con i canti preparati, la riflessione del padre celebrante in cui troviamo un legame tra l’ esperienza quotidiana, il Dono della Parola di Dio e del nostro Movimento, il dono delle frequenti Feste o Memorie carmelitane a luglio (la Solennità della Madonna del Carmelo, il 16, i Genitori di S. Teresina il 12, la giovane Teresa di Los Andes, le Martiri di Compiegne, il  nostro grande Profeta Elia, il 20); ci sono le preghiere di ringraziamento e di intercessione per le nostre comunità,  per la Chiesa, per i fratelli che soffrono…; e poi in queste giornate la cura delle relazioni, i dialoghi con i due padri Carmelitani presenti,  il Sacramento della Riconciliazione; i momenti ricreativi comuni  come  alcune serate, i  giochi comuni, la musica, …, la gioia nel festeggiare i Compleanni.  Da alcuni anni, poi, rappresenta un regalo stupendo l’incontro con le Carmelitane Scalze di Gallipoli, quest’anno Domenica 16, nella chiesa del loro Monastero: la S. Messa e la vestizione dello Scapolare, il breve dialogo in cui ci testimoniano anche una fioritura di vocazioni.

La Testimonianza

Abbiamo vissuto due incontri di condivisione tenuti a metà e alla fine della Vacanza. I tanti interventi dei partecipanti sono stati come una lode al Signore, una testimonianza formidabile per chiunque; ecco una rassegna di brani significativi:

–  Una mamma: “Sto conoscendo un modo buono con cui si vive la paternità, la maternità, l’essere figlio, o l’essere consacrato; tutti ci scopriamo con una ricerca sincera di Cristo…”. 

–  In un intervento una mamma riprende la frase di P. Antonio (dalla recente Lettera al Movimento scritta per la Festa della Madonna del Carmine): “Un vero Carmelitano sa di avere degli ‘appuntamenti di salvezza’ ai quali non deve mancare…”. Questo periodo con voi per me è uno di questi ‘appuntamenti …’. Mi accorgo che è necessario sempre il rapporto con l’altro, non ci si salva da soli e questo, tutte le volte, è il fascino di questa esperienza”.  

Durante la Messa conclusiva di questa Vacanza-festa della gratuità, ai piedi dell’altare poggiato sul robusto tronco d’albero, i bambini portano dei fogli di carta; vi hanno scritto, a lettere grandi e colorate, semplicemente: GRAZIE!  Anche noi adulti desideriamo dire con verità, sempre di più: SIGNORE GESU’, GRAZIE! 

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