Il 27 febbraio 2019, Mons. Pierantonio Tremolada, Vescovo di Brescia, ci ha fatto visita. Prima della cena conviviale nel  portico, ci siamo ritrovati in chiesa. Insieme abbiamo vissuto un breve momento di preghiera durante il quale Tiziano lo ha salutato a nome di tutti:

“Sua Eccellenza, siamo molto felici che Lei abbia accolto l’invito che le avevamo rivolto, durante l’incontro del giugno scorso.

L’averci permesso da settembre di poter custodire il Santissimo era già stata per noi una grazia e – come ci aveva indicato – in questi mesi abbiamo avuto cura di non “lasciarLo” solo.

Per noi questa visita è una conferma che stiamo lavorando per la Chiesa e le Sue parole “le esigenze di controllo non potranno cancellare i doveri di accoglienza dei più deboli (…), non potranno costringerci  a venir meno al nostro senso di umanità (…), sono persone umane, potrebbe essere tuo fratello, potresti essere tu”, pronunciate durante l’incontro con i giornalisti in occasione della festa del loro Patrono San Francesco di Sales lo scorso 24 gennaio, sono state un segno di vicinanza e un incitamento a continuare a coltivare questa opera.

Questa sera siamo qui numerosi perché non poteva esserci migliore occasione della Sua presenza per invitare tutte le persone che in questi due anni ci hanno aiutato in vari modi nella costruzione della casa.

Durante la visita nei vari piani ha potuto incontrare e ascoltare le esperienze delle persone, adulti e bambini, che accogliamo e che ci hanno permesso di aprire il nostro cuore e, inaspettatamente, di raccogliere – come spesso ci testimoniano – molto di più di quanto abbiamo saputo dare.

Prima di ascoltare le Sue parole e di ricevere la benedizione mi permetta di ringraziare le nostre suore Carmelitane di Torino, in modo particolare la Madre Generale Suor Amabile, che con entusiasmo hanno accolto la nostra proposta di far rivivere questa casa in una modalità diversa e Padre Antonio Maria Sicari che attraverso il Movimento Ecclesiale Carmelitano, cui molti di noi fanno parte, in questi anni ci ha fatto amare questo carisma fino a poterlo vivere concretamente qui nella sua massima profondità e nella sua massima estensione.”

Il Vescovo Mons. Pierantonio Tremolada ci ha regalato questo messaggio:

“Anzitutto grazie per queste parole molto belle che ho ascoltato nel saluto che mi è stato rivolto.  Vi ringrazio io per l’esperienza che mi state donando, perché quanto sto vedendo ora è già patrimonio prezioso per me. E’ un’esperienza che si sta rivelando davvero molto significativa. La prima reazione è quella di un sentimento di gratitudine per chi sta realizzando un’opera, un’azione che mi pare molto evangelica. Ha le caratteristiche del Vangelo così come il Signore ce lo ha annunciato. Ho avuto occasione di incontrare le persone che qui sono accolte e mi ha molto colpito ciò che mi hanno detto, il modo con cui me lo hanno detto. Mi sono sentito onorato di potermi annoverare tra quelli che stanno loro facendo del bene. Sono convinto che da un lato questo sia da considerare autenticamente evangelico, quindi cristiano e dall’altra parte sia da considerare autenticamente umano. Ciò che è cristiano non si sovrappone o giustappone a ciò che è umano, ma gli dà la sua più bella e più autentica espressione. In questo momento abbiamo tutti il dovere di coltivare quel senso di umanità che per noi deriva dall’incontro con il mistero di Dio, come il Signore Gesù ce lo ha rivelato.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti voi per il lavoro che state facendo, per il sostegno che date in un’opera come questa in diversi modi. Ringrazio chi ha avuto questa intuizione, questa ispirazione: le suore che l’hanno resa possibile attraverso la concessione di un ambiente. Anche se l’ambiente non basta: sono le persone che fanno la vera differenza e rendono l’ambiente ricco, caldo, accogliente. Tutto questo so che voi lo vivete con quella giusta sana umiltà che lo rende autentico, senza desiderio di mettersi eccessivamente in mostra, anzi. Credo che questo venga molto percepito. Qui si prova il senso del trovarsi bene, espressione  e testimonianza di una sana modalità di azione e lo si fa per il bene delle persone stesse che si accolgono”.


Per conoscere l’esperienza di Casa Delbrêl vai su www.puntomissioneonlus.org/news 

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