Volentieri pubblichiamo l’articolo di Avvenire del 27 ottobre scorso a firma di Roberto I. Zanini come contributo alla Scuola di Cristianesimo sul capitolo 7 del libro Essere figli “Scoprire e abbracciare la propria vocazione: la chiamata di Teresa”.
Si tratta della testimonianza di Mirella Muià, una donna che oggi vive nell’eremo dell’Unità, vicino alla chiesa di S. Maria di Monserrato. Sembra proprio una incarnazione di ciò che la Scuola di Cristianesimo ci invita a vivere: compiere la propria vocazione, lasciando a Dio la parola in ogni istante.
“Ascoltando” Mirella Muià, si è condotti per mano a cogliere come la profondità del cuore non si sazia con meno dell’Infinito. Quando lei Lo incontra e Gli dice di sì, niente le è più di ostacolo al Suo raggiungimento. Lo sperimenta in prima persona e afferma: “A un certo punto toccando il fondo, in totale solitudine, mi sono resa conto che a sostenermi c’era proprio Lui: quel Dio che avevo rifiutato e che era rimasto nascosto in me era il mio fondamento. Poi mi sono trovata tra le mani la vita di Santa Teresa d’Avila e ho capito che davvero mi veniva chiesto di tornare al primo amore. Da quel momento l’esperienza del Dio nascosto che attende di essere ascoltato non mi ha più abbandonato”.
Ornella Rietti e Mario Canepa
https://www.avvenire.it/agora/pagine/mui-dio-non-unidea-ma-pienezza-di-vita